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#4 - Trump, dazi e CBAM: che mal di testa 🤯

7 nov 2024

Edoardo Arbizzi

Oggi ti portiamo un mix esplosivo di novità: da come Trump e la sua politica di dazi complica il procurement europeo, alla normativa CBAM che richiede più lavoro di compliance di un audit a sorpresa. Inoltre una nuova puntata del nostro podcast ci racconta le sfide della supply chain per una PMI di eccellenza! ☕🎙️

🌍 Sguardo Globale

Trump e il procurement 🦅

La recente vittoria di Trump sta facendo tremare il mondo del procurement europeo, soprattutto per il suo slogan “meno tasse e più dazi”. La proposta del tycoon prevede un aumento dei dazi fino a 10 punti percentuali sulle merci in arrivo dall'estero, inclusa l'UE e quindi anche l'Italia. Questo significa che per il Made in Italy, che vede gli Stati Uniti come secondo mercato di sbocco dopo la Germania, potrebbero arrivare tempi duri. 💥

All'aumento dei dazi si aggiunge una probabile svalutazione del dollaro rispetto all'euro, creando ulteriori ostacoli per le esportazioni italiane, derivante dalla possibilità che la FED continui ad abbassare i tassi di interesse. Per la filiera europea questo significa dover diventare più economici per mantenere lo stesso livello di competitività negli USA.

Aspettiamoci quindi che il Procurement, once again, debba trovare soluzioni economicamente efficienti per garantire prodotti di medesima qualità - facciamo un bel respiro amici! 🌎🤔

Fonte: SkyTG24, Reuters

⚖️ Focus Compliance

EU: La sfida del CBAM🌿

Lo sapevi che non essere compliant con la nuova normativa CBAM (“Carbon Border Adjustment Mechanism”) può risultare in multe fino a 50€ per tonnellata di emissioni non dichiarate? Questa regolamentazione fa parte del Green Deal Europeo e mira a ridurre del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Il CBAM è stato introdotto per prevenire il fenomeno del cosiddetto "carbon leakage", cioè lo spostamento della produzione verso paesi con regolamentazioni ambientali meno stringenti o la sostituzione di prodotti europei con importazioni da questi paesi, compromettendo gli sforzi climatici dell'UE. 🍂

Come funziona? Gli importatori di cemento, elettricità, fertilizzanti, acciaio e alluminio devono acquistare certificati Europei CBAM per compensare le emissioni di CO2 incorporate nei beni importati, in modo da creare parità tra i produttori europei e quelli esteri.

Tranquilli, visto il delirio di reporting sul tema, ci stiamo mettendo a testa bassa a creare per voi una guida dedicata: in arrivo il salvagente di compri 🥁 💡

Fonte: European Commission, PwC

🖼️ Meme del giorno

Troppo facile trovare i fornitori giusti, negoziare al meglio e garantire le consegne - non vi piace un po’ di compliance per dare altro brio? 🥲

🎙️ Sezione podcast

In questa edizione vi proponiamo un’intervista esclusiva con Alessandro Moisé, General Affairs & Project Managing Director in OPEM Spa.

L’azienda, che produce sofisticate macchine per packaging, è un ottimo esempio di PMI di eccellenza manifatturiera italiana. Alessandro ci racconta di come anche i fornitori più noti possano riservare delle brutte sorprese, mettendo in evidenza l'importanza della qualifica e diversificazione dei fornitori. Dall’esperienza di OPEM, scopriamo la criticità di lavorare in multi-sourcing e di come il prezzo non sia mai l’unica variabile da considerare 💰

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